12 ottobre 2015

Il mondo si divide in fatti


Sempre relativamente all'area collaborativa da poco inaugurata e che vede l'alternarsi di articoli provenienti dalla penna di alcuni miei amici-colleghi, ecco la seconda parte dell'articolo di Camelia Nina. Potrete trovare qui la prima parte dell'articolo. QUI LA PRIMA PARTE DELL'ARTICOLO.
Per avere informazioni sull'autrice CLICCA QUI.

1.2 Il mondo si divide in fatti.
"L’indimostrabilità del V postulato di Euclide, non solo a livello matematico ma anche a livello logico, ha suggerito a Einstein l’intuizione che lo spazio tridimensionale  del mondo sia curvo appunto, e non piano, a causa dei campi gravitazionali prodotti dai corpi dotati di massa.
La scoperta mette in stretto rapporto i concetti di spazio e di tempo che variano sia tra loro che in relazione all’energia dei corpi, negando così l’esistenza di cose statiche e assolute o di uno status esistente che si perpetua identico nel tempo.
(L’energia, a sua volta dipende dalla massa per il quadrato della velocità della luce. Vabbè.)
Per raffigurare il mondo, insomma, non basta indicare le cose che esistono, bisogna mostrare i modi in cui queste sono connesse tra loro.
Per esempio,  in una stanza buia ci sono degli oggetti. Per descrivere l’ambiente non serve solo nominare gli oggetti, ma collegarli in un reciproco rapporto spazio-temporale.
Posso dire che esiste tra di essi un’intrinseca inter-connessione?
Non si concepiscono gli oggetti spaziali al di fuori dallo spazio, né gli oggetti temporali al di fuori dal tempo. Così non si concepisce alcun oggetto senza la possibilità del suo nesso con gli altri.
Posso dire che tutto è uno?
E lo dimostra il fatto che i corpi dotati di massa deformano lo spazio-tempo che li circonda, condizionando in tal modo il moto di altri corpi vicini.
Posso dire, sì lasciatemelo fare, che il corpo è al tempo stesso particella e onda, essere e non essere, in armonica coincidenza e congiunzione.
In sostanza, nella meccanica moderna la parola assoluto scompare e fa il suo ingresso l’idea della relatività.
L’uomo non può più porsi al di fuori di un dato sistema quando lo studia e, d'ora in poi, dovrà tenere conto anche della sua posizione personale, umana, che determina appunto la sua soggettività. E non è più al centro, né  al di fuori del  meraviglioso disegno della Natura creato apposta da Dio.
L’oggettività assoluta è stata solo un’illusione: non esiste.
Essere e non essere non co-esistono in un'assurda aporia, ma coincidono.
Secondo la concezione pitagorica dei numeri, per dirne un'altra, ogni numero è formato da un elemento pari e uno impari. Ecco svelato perché nell’uno c’è sempre il due.
Ma qual è, allora, sto problema con Dio?
Ora Dio è anche tutto ciò che non è. Proprio perché l’unità rappresenta la relazione armonica, dinamica e inseparabile degli opposti, Dio è tutto ciò che non è, in un’estetica  coincidentia oppositorum.
Il no, la negazione è all’inizio di ogni creazione. E’ la vibrazione della volontà che origina l’azione.
Dire no alla materia significa sperimentare anche il non-essere e spogliarsi dall’illusione del corpo.
Però dire che Dio è tutto ciò che non è, è una contraddizione,  una proposizione logicamente falsa a qualsiasi condizione.
E allo stesso tempo, omnis determinatio est negatio.  La realtà compiuta non è data da una singola cosa, ma dal Tutto.
Non credo nella fissità, nell’immobilità, nell’assenza di movimento.
Tutto è in continua metamorfosi, tutto si influenza reciprocamente, inevitabilmente. È impossibile rimanere nello stesso modo più del tempo necessario che serve per cambiare. Avere un’idea significa prendersi il tempo per trovarne un’altra.
L'unica libertà è il continuo divenire, perché ciò che comincia e finisce ci imprigiona.
“Il ritorno è il movimento della Via. Allontanarsi significa tornare.” (Tao te Ching)
La geometria alla base dell’universo è non euclidea.


Camelia Nina"

Si potrebbe commentare moltissimo su quanto scritto e invito i lettori più accaniti di questo blog a lasciare il proprio commento, ovviamente firmandovi almeno con uno pseudonimo se proprio non volete essere criticati da altri lettori. Io condivido molto delle cose scritte dalla mia amica Camelia Nina anche se, almeno su queste tematiche, sono più relativista: avrei usato più "forse" in quanto non penso che la logica sia sufficiente per giungere a conclusioni circa queste tematiche, proprio come contemplato nella filosofia moderna di Popper in cui è richiesta una continua falsificazione delle ipotesi. Su questo item raccomando la lettura di QUESTO ARTICOLO. In particolare non credo che la correlazione sia anche e sempre una questione di unità. Questo perché, come insegnano gli esponenti del REALISMO CRITICO la realtà è così complessa che possiamo sperare solo di trovare tendenze strutturali che sottostanno a un fenomeno. Cioè, nonostante alcune prove dell'esistenza dell'ENTANGLEMENT QUANTISTICO i fenomeni astronomici sembrano rispondere ad altre leggi come appunto quella della relatività contemplata da Einstein e che quindi, non tutto, per il momento, è riconducibile a un'unica legge unificante.

Tuttavia, come da me commentato nella prima parte, occorre rendersi conto se il problema è tale anche per l'astrologia; però è plausibile che possa esistere una sorta di legame di NON LOCALITA' QUANTISTICA tra pianeti e vicende umane, e allo stesso tempo una interconnessione tra tutti gli esseri umani che vivono in precisi periodi storici come contemplato nella teoria del CAMPO MORFOGENETICO  che trova un parallelismo con LA TEORIA SISTEMICA che vede l'essere umano coinvolto in un sistema costituito da altri individui in cui un determinato cambiamento del singolo comporta anche un cambiamento dell'intero sistema. Ora, se mettiamo il caso abbiamo per esempio un passaggio planetario di Plutone, esso ha in effetti una eco collettiva che potrebbe avere qualcosa a che fare con la questione che noi siamo parte di un sistema più ampio. 

Una volta Ciro Discepolo raccontò un aneddoto in cui si parlava del fatto che ci fosse un giorno della settimana che ricorreva nella sua vita: se non mi sbaglio, ogni volta che gli accadeva qualcosa di importante era sempre (o quasi) un mercoledì. Da quando entrò nel suo "sistema" Daniela, la sua attuale moglie, vi fu una modifica del sistema stesso e gli eventi significativi cominciarono a realizzarsi di domenica. 

La stessa cosa potrebbe accadere quando noi facciamo una rivoluzione solare mirata: in qualche modo agiamo sul nostro sistema e ne risente, in qualche misura, anche chi vive attorno a noi. 

Naturalmente questi sono temi che dovranno essere ulteriormente approfonditi attraverso i miei studi psicologici. Per il momento mi fermo qui poiché, relativamente alla questione dei sistemi, non ho la padronanza dell'argomento pur avendo individuato spunti di riflessione. 



Sono in crisi con lui, non è più amoroso, passionale e affettuoso come i primi 10 anni, eravamo 1 coppia splendida invidiata da tutti, sesso meraviglioso per oltre 10 anni..
Ora mi sembra di non conoscerlo piu, lui non ha bisogno di coccole, affetto, sesso, baci, non più o perlomeno da me, io invece ne vorrei ancora da lui, lo amo. Puoi dirmi qualcosa? Grazie ciao M.


Mi riallaccio al discorso della teoria sistemica poco fa accennata. Un cambiamento di una delle parti ha modificato tutto il sistema e nella realtà ogni cambiamento comporta il tentativo di ristabilire un equilibrio esattamente come fanno le cellule umane. Se l'equilibrio è sconvolto allora sarà necessario ristabilire un nuovo equilibrio. Non sempre è possibile ottenerlo facilmente se per esempio subentra un'altra persona all'interno del sistema. Ora, non so se questo è il caso tuo. Ti chiedo di rispondere a queste domande:
1) cosa secondo te ha comportato questo cambiamento;
2) cosa del tuo comportamento ha generato questa situazione;
3) quale nuovo evento ha coinciso con questa situazione;
4) cosa puoi fare per ristabilire l'equilibrio;
5) quali sono le tue risorse per stabilire l'equilibrio.


In effetti il transito di Urano sul Ds ci parla chiaramente di una rivoluzione nella tua vita di coppia e tra un anno circa lo stesso pianeta sarà in congiunzione al tuo Sole portando davvero una rivoluzione. Questo anno astrologico abbiamo Venere in 12^ Casa di rivoluzione assieme a Marte, Plutone vicino alla VII, mentre appunto Nettuno transita in 5^ e Urano in VII radix. La prossima RS non mi convince a causa di Plutone in 5^ di rivoluzione e Nettuno in VII. Secondo me occorre una rivoluzione solare mirata per cercare di ristabilire l'equilibrio perso. Naturalmente il discorso va approfondito.