03 novembre 2015

L'astrologia oggi


Ogni sapere si è evoluto stando al passo coi tempi e con le nuove filosofie che di volta in volta si sono susseguite nella storia. L'astrologia sembra essersi risvegliata solo da qualche decennio dopo secoli di silenzio ma siamo ancora molto indietro rispetto agli altri saperi; tuttavia possiamo affermare che la nascita di altre discipline sta dando un notevole contributo allo sviluppo e alla comprensione del sapere astrologico. Questo significa che, almeno dal mio punto di vista, non è una fede, una religione spirituale con regole immutabili, ma è un sapere che può essere affrontato in maniera dinamica abbracciando i risultati delle moderne ricerche scientifiche. 

Oggi l'astrologia poggia sulle conoscenze della psicologia e molti sono quelli che vedono nella fisica dei quanti una possibile speranza di spiegazione dei fenomeni astrologici. 

L'astrologia nasce e si sviluppa in Mesopotamia, nei pressi del mar Caspio ma trova larga diffusione nell'antica Grecia. In quel periodo vigeva il paradigma razionalistico in cui si affermava che la verità provenisse da una conoscenza deduttiva che partiva dal generale per terminare al particolare. In sostanza a ogni causa ne consegue un solo effetto e occorre partire dall'effetto, andando a ritroso, per stabilire la causa. Persino in quei tempi si cercavano risposte definitive sulla realtà ed è ovvio che ciò ha influito sullo sviluppo di alcune idee astrologiche che forse oggi non reggono più se paragonate alle moderne concezioni filosofiche: i processi di sviluppo dell'astrologia si basavano sul pensiero e sulla ragione che poi erano i modi contemplati da Platone e Cartesio; mentre oggi è ovvio che si pone attenzione anche alle evidenze empiriche. 

Cartesio è a tutti gli effetti il maggior rappresentante del paradigma razionalista: lui affermava che la scienza aveva messo in crisi i dogmi religiosi e allora si poteva dubitare di tutto, e il fatto che si potesse dubitare metteva in evidenza il fatto che l'unica realtà possibile fosse quella del pensare come dimostrazione dell'essere e quindi dell'esistere. 

La visione del mondo era diventata dualistica: vi era una sorta di influenza tra corpo e mente, tra corpo materiale e anima pensante. Tutta l'astrologia ovviamente risentirà di queste teorie, come quella delle idee innate risalenti ai tempi di Platone: la mente è una tabula rasa e tutto ha origine dalla percezione. Più tardi la conoscenza è esperienza, quindi osservazione e percezione. Aristotele, che fondò la logica, era un degno rappresentate di queste idee dette dell'empirismo; ma solo con Galileo avremo le prime osservazioni sistematiche cioè condotte con rigore. L'empirismo prende forma grazie al suo metodo di procedere che un po' rivoluziona i dogmi precedenti: nel razionalismo tutto si fonda sul pensiero; mentre nell'empirismo di Galileo la causa è esterna all'osservatore. Inoltre, la causa deve essere condizione necessaria e sufficiente al verificarsi di un evento: ossia si comprende che lo stesso risultato può dipendere da cause diverse, o che dalla stessa causa ne possono scaturire diversi risultati. 

Kant, molto tempo più tardi formerà il criticismo in cui afferma che esistono idee innate, categorie a priori come i concetti di spazio e di tempo. È vero che la conoscenza comincia con le impressioni sensoriali, ma esse sono già ordinate in accordo con categorie innate del pensiero. 

Nel frattempo l'astrologia è ferma alle vecchie idee: non potendo più essere insegnata nelle università subì un grave arresto e non poté più evolversi. Invece le filosofie continuarono a cambiare e con la corrente neopositivista del circolo di Vienna (in particolar modo con B. Russel) venne fuori che la conoscenza doveva essere necessariamente un'alternanza di teoria ed esperienza empirica secondo un modello circolare in cui dal dato empirico si giungeva al costrutto teorico, definendo delle ipotesi, e poi falsificata da altre osservazioni. Il sapere doveva essere organizzato finalmente in maniera sistematica, doveva fornire spiegazioni dei fenomeni osservati, prevedere e guidare le successive osservazioni. 

Perciò la teoria di Tolomeo circa i quattro elementi in astrologia, il caldo, il secco, l'umido, il freddo (e tutte le altre idee antiche), doveva essere rivista alla luce delle nuove filosofie. Però l'astrologia ormai era diventata quasi un dogma religioso e per questo non bisognava dimostrare la veridicità di certe affermazioni, figuriamoci metterle in discussione. A far precipitare la situazione provocando un ulteriore arresto nello sviluppo delle teorie astrologiche fu la visione della Blavatsky che colorò la materia di filosofia spirituale legata all'oriente: se la scienza mira all'evoluzione della conoscenza, la religione mira alla conservazione del dogma; ed ecco che la visione spirituale diviene un limite per coloro i quali credono in un sapere che necessariamente deve evolversi costantemente.

In seguito l'astrologia subì, fortunatamente, un'impennata grazie alle statistiche dei Gauquelin, alle statistiche di Castille e a quelle di Discepolo perché si poté cominciare a rivedere l'astrologia in maniera dinamica. Basti pensare alle nuove scoperte come quella di Lisa Morpurgo che vede la 2^ Casa legata all'immagine, o la scoperta di Ciro Discepolo a proposito della luttuosità dell'11^ Casa al pari dell'8^ o quella relativa al potere calamitante del giorno del compleanno. Oggi altri studenti della nuova generazione, me compreso, studiano l'astrologia con il desiderio nel cuore di scoprire qualcosa di nuovo. A tal proposito ho istituito il GRAS, il gruppo di ricerca di astrologia sperimentale su Facebook, un gruppo adatto solo per quegli studiosi che sentono la necessità di andare oltre il consueto, oltre il conosciuto e di calcare nuove strade. Si sono distinti in particolar modo Massimo Romagnoli e Antonio Montanelli; ma anche io ho contribuito per esempio con la mia teoria antropologica che vede nell'astrologia una forma elaborata di totemismo, e quindi una naturale conseguenza di una funzione tipica dell'essere umano.
 Ciononostante oggi l'astrologia è ancora legata al mondo mistico delle filosofie orientali che sicuramente fanno più presa sul pubblico, anche perché sono più facili da "digerire". I siti e i gruppi di astrologia sempre più mettono in evidenza la necessità di un'astrologia religiosa, probabilmente per compensare il grigiore della società consumistica e competitiva. 
L'astrologia oggi è anche millanteria: il mancato riconoscimento a livello accademico non può che aumentare il proliferare di chi si atteggia ad astrologo pur non avendo le competenze.


Ciao e grazie come sempre le tre opportunità sono: 1)Città del Messico.  2) Georgetown Guyana 3) Bridgetown Barbados.  
Un abbraccio.

La prima soluzione mi sembra ottima, però sarebbe meglio spostarsi leggermente più a Est per evitare che il Sole possa cadere in 6^. La seconda opzione mi pare molto rischiosa e ti consiglio di trascorrere il tuo compleanno più a Ovest perché l'ascendente di rivoluzione cadrebbe quasi certamente in 6^ radix. Inoltre sarebbe meglio che tu mettessi Nettuno in 6^ e non in 5^, se proprio vuoi incentivare i sentimenti. Quindi va bene sempre il mio consiglio di andare più a Ovest, ma di qualche centinaio di chilometri. La terza soluzione va un po' meglio, ma Nettuno è sempre in 5^: se hai fatto 30 puoi fare anche 31. In ogni caso le ultime due soluzioni non mi piacciono nell'insieme perché Marte in 2^ produce guai economici. Dipende da te se accettare o meno questo rischio. La terza soluzione credo sia migliore per i sentimenti. Tutto dipende da cosa vuoi incentivare di più. 


Non è importante, ma da anni qualcuno mi perseguita. Clicca QUI per conoscere il grado di affidabilità di costui.